domenica 13 novembre 2011

Risotto zucca e gorgonzola.

Al Gran Consiglio delle Cucurbitacee, l'atmosfera era carica di tensione. Lungo il tavolo scuro, le Onorevoli ZuccheMinistro, espressione democratica degli ortaggi di stagione, continuavano a scambiarsi sguardi nervosi, in attesa che il Presidente del Consiglio, Zucca Pelata, esponesse loro la situazione. Sui mercati internazionali, i cavoletti di Bruxelles, i crauti di Bonn e i ravanelli parigini spingevano affinchè l'Orto italico prendesse decisioni rapide e incisive per fronteggiare la crisi dei vermetti, che ormai da qualche tempo metteva in difficoltà tutte le economie degli orti comunitari. La scarsità di vermetti nei terreni, infatti, toglieva ossigeno alle verdure, rendeva la terra dura e asfittica e le riserve statali non erano più in grado di far fronte alle richieste di concime. 
Zucca Pelata le aveva provate tutte per risollevare le sorti del proprio Orto: battute esilaranti, il suo famoso savoir faire e un tocco di machismo non erano tuttavia serviti. Alla situazione esterna già di per sè estremamente preoccupante, si erano aggiunti gli scandali interni, sobillati da maldicenti rape bolsceviche e portati avanti nei tribunali occupati dai famigerati peperoni rossi. Una vicenda di adescamento di bruscolini, zucche minorenni ma sode che lo avevano accusato di aver subito delle avances presso la sua residenza ufficiale, lo aveva definitivamente affossato, privandolo del bel pigmento arancione che ne aveva da sempre caratterizzato la polpa. Il colpo di grazia era arrivato quando un drappello di zucchine verdi lo aveva tradito sugli scranni parlamentari.
- Carissimi Colleghi, l'era delle Zucche termina oggi. Rassegnerò stasera le mie dimissioni e lascerò al Presidente della Repubblica dell'Orto il compito di formare un nuovo governo - Disse Zucca Pelata.
Un fremito di paura percorse la scorza bitorzoluta degli ZuccaMinistri. - E adesso? Chi ci guiderà? Come potremo continuare a curare i nostri orticelli personali?? - chiesero gli Onorevoli in coro. All'improvviso la porta della Sala iniziò a vibrare violentemente e si spalancò. L'ombra del grande Cetriolo calò sulle teste attonite dei Ministri. Subito zittiti dalla caratura internazionale di questo cetriolone, le Zucche iniziarono a tremare di spavento. A chi sarebbe toccato per primo?

Come dice la mia amica Angie, speriamo che da oggi le zucche siano solo nel risotto e mai più nel governo!!! E speriamo che questo bocconiano in arrivo prenda provvedimenti equi e giusti, perchè è vero che tanto a chi tocca n'se ngrugna però dipende pure dalle dimensioni e ho il sentore che questo sarà un grande cetriolone.... :-)

Ingredienti per 3 persone:
400 g di polpa di zucca
100g di gorgonzola piccante
due pugni di riso a testa + uno per la pentola (in questo caso, 7 pugni)
uno scalogno
un mazzetto di prezzemolo
una cipolla un sedano una carota e un chiodo di garofano per il brodo
una noce di burro
parmigiano
un dito di vino bianco
sale e pepe q.b.

Mettete su il brodo come spiegato nella ricetta dello Stinco .
Tagliate a rondelle sottili lo scalogno e fatelo stufare dolcemente in una pentola con la noce di burro. Tritate al mixer la zucca e aggiungetela allo scalogno, sfumate col vino, salate  pepate  e lasciate cuocere a fuoco medio per una decina di minuti.




Versate il riso e girate per far insaporire. Aggiungete via via mesotlini di brodo caldo finchè il riso non sarà al dente. Tagliate a pezzetti il gorgonzola, spengete il fuoco e mantecate il gorgonzola al risotto. Aggiungete il prezzemolo tritato e una macinata di pepe. Coprite e lasciate riposare due tre minuti. Servite caldo caldo.

1 commento:

  1. Finalmente un utilizzo saggio dell'inutile Zucca!!il risotto è molto buono...ma nelle foto non intravedo lo studio dei PATTERN accidenti!
    La curatrice del blog (ahimè l'eta') si scordata di menzionare la variante di questo risotto ripassata in padella con parmiggiano NA DELIZIAAAAAAAAAAA!

    IL SEMPRE PRESENTE

    EMO

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