sabato 15 ottobre 2011

Guerrilla food

Cari amici dei fornelli, oggi niente storie e niente ricette. Quello che resta di questa giornata è solo molto fumo. Un fumo acre e nero, che irrita la gola e brucia di rabbia lo stomaco. La vostra Claudia, invece di restare in cucina, è andata al corteo degli Indignados per fare due foto, due chiacchere e magari vendere un paio di panini con la frittata.



Avevo un cartello bellino bellino, uno slogan accattivante e un sacco di voglia di sfilare con i tanti, tanti, davvero tanti manifestanti per le vie della mia meravigliosa città. Volevo gridare ed esserci, perchè quello di oggi era un corteo giusto, in difesa di un'intera generazione, la nostra, che non vuole più pagare le scelte e l'incompetenza di una classe politica sciatta e distratta, che pensa solo a se stessa. La crisi la paghi chi l'ha provocata. I banchieri. I finanzieri. Gli evasori. E questo è quanto.
Purtroppo però, 500 deficienti vestiti di nero me l'hanno impedito. 500 teppisti, che facevano, probabilmente, le prove generali del derby di domani, hanno impedito a 500.000 persone di arrivare in piazza S. Giovanni. La vera vittima della violenza di oggi è il corteo stesso. E le ragioni di coloro che manifestavano. Domani sarà il giorno delle polemiche: polizia, politici, personalità più o meno note, già si accalcano ai microfoni dei giornalisti per dire la loro ovvietà. Ma oggi, oggi c'è solo il fumo e l'odore della plastica che brucia. VERGOGNA.

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