domenica 9 ottobre 2011

"I" Gnocchi superspeciali di Nenina

Quel sabato a mezzogiorno la Piana di Campo Loionio era inondata da un fiume di luce. Il sole dipingeva di rosso i pomodori e i peperoni coltivati nei campi, con la gelida indolenza di chi non prova mai fretta, ubbidiente solo al costante richiamo delle stagioni. Maria fissava l'aia antistante la sua casa, una vecchia stanberga di pietra e fango, una miseria costata lacrime sudore e sangue ai suoi compianti bisnonni. Nessun rumore proveniva più dalla vecchia porcilaia, nessuna scrofa grufolava di piacere nel fango. Neanche una gallina a becchettare qua e là. L'ultimo maiale rimasto era stato scannato il giorno prima, il suo prezioso sangue raccolto, la carne preparata per essere cotta, la carcassa donata ai corvi e ai cani. Nell'aria satura di un soffocante silenzio, il borbottio delle patate messe a bollire le diede un po' di conforto. Scosse la testa e rientrò in casa, scacciando così le mosche e i cattivi pensieri. Oggi sarebbe stato un giorno di festa. Oggi non avrebbe pianto, non avrebbe ceduto all'ansia e alla paura. Oggi era il giorno degli abbracci e degli arrivederci, dei saluti e delle raccomandazioni. Parenti e amici si sarebbero radunati per allietare la loro partenza.
Lontano. Ecco dove sarebbero andati. In una città vera con i treni e le luci, le macchine e i teatri. Lontana nello spazio e distante nel cuore. Eppure questa lontananza era anche un po' speranza. Un miscuglio di sensazioni, panico e desiderio, le pulsava nello stomaco. Ma lei e Nicola erano alla ricerca di uno scampolo di futuro tutto per loro, del loro personale gnomo della felicità nascosto sotto un cespuglio padano, che ben presto sarebbe saltato fuori, facendogli le capriole tutt'intorno. E questo era abbastanza. 
Le patate erano pronte. La fontana di farina troneggiava al centro del tavolo. Con gesti decisi e fluidi iniziò ad impastare. Il sugo bolliva già da ore, rilasciando nell'aria un profumo intenso di grasso e di piacere. Abile e precisa, Maria preparava gli gnocchi. Non ricordava quando avesse imparato. Movimenti innati, come ridere o camminare, ripetuti sempre uguali nel tempo oggi come ieri, lei come sua madre, sua madre come sua nonna e così via, sino a risalire la corrente del tempo. Si scoprì a sorridere. Neanche il più grigio dei giorni le avrebbe portato via tutto questo, il suo intimo legame con i luoghi dove era cresciuta non sarebbe scomparso nella nebbia. Il ricordo era ormai appuntato sul cuore, un gagliardetto cucito stretto sull'anima. E quando la malinconia dei giorni bui e tristi l'avrebbe assalita, questo talismano fatto di gioia e memoria sarebbe stato scudo e scoglio.
Gli ospiti stavano già arrivando con il loro carico di vino e allegria. Ballando e cantando, mangiando e bevendo, quel vociare festoso avrebbe spazzato via le sue ultime angosce. Il cuore era già più leggero. La sua vita piroettava veloce verso un'avventura piena di scoperte e meraviglie.

-Amò ho scritto l'ultimo post, che ne pensi??-
-Ammazza amò, quanto pathos. M'ero quasi dimenticato che stavamo a parlà de'n piatto de gnocchi..!-
- Troppo pathos dici?-
- Eh sì daje. 'Na pesantezza. Un po' più de brio... Gli gnocchi nun saranno 'n piatto leggero però qua s'esaggera..!!! -
-Ecco, abbiamo trasmesso la critica letteraria della domenica sera...! Però me sa che c'hai raggione...-


Chiedo davvero venia per l'eccesso di pathos. Questa è una ricetta tradizionale della famiglia della dolce Nenina che ce l'ha amorevolmente preparato. Ma questo è anche un post speciale, dedicato ad una persona in particolare. Affinchè quando sarà lontana, nei giorni bui e tristi, abbia sempre la forza di cercare il suo personale gnomo della felicità. In bocca al lupo :-)

Ingredienti per gli gnocchi (6 persone):
1,5 kg di patate (meglio se un po' vecchie)
750 g di farina
una presa di sale fino

Ingredienti per il sugo:
1,2 kg. di spuntature (costine) di maiale
3 bottiglie di passata di pomodoro
3/4 spicchi d'aglio
olio sale e pepe q.b.

Iniziate a preparare il sugo che deve cuocere a lungo.
In una pentola capiente mettete a rosolare a fiamma media/alta gli spicchi d'aglio spellati con un po' d'olio. Una volta soffritti, aggiungete le spuntature e lasciatele andare fino a che non avranno preso un bel colore.


Salatele e pepatele. Aggiungete la passata e allungatela con un paio di tazze d'acqua. Coprite e abbassate la fiamma. Lasciate il coperchio fino a che la salsa non comincerà a bollire. A quel punto scoperchiate la pentola e proseguite la cottura per circa due/tre ore (è importante che cuocia molto e a lungo, altrimenti le spuntature restano dure ammazzate!).



Nel frattempo fate cuocere le patate. Mettetele in una pentola con acqua fredda e lasciatele stare per una quarantina di minuti (dipende dalla dimensione media delle patate. In ogni caso, sono pronte quando la forchetta entra comodamente). Su un tavolo pulito preparate la fontana di farina. Spellate le patate ancora calde (Sì, lo so. Bruciano. Ma se non sono bollenti gli gnocchi non vengono...), passatele con lo schiacciapatate, aggiungete il sale e impastate il composto con movimenti decisi fino a che non sarà ben amalgamato. Alla fine, sarà un unico pezzo di "gnoccone" bello compatto. A questo punto spero che i vostri amici siano arrivati e vi diano una mano nella fase "manuale"... Staccate dallo gnoccone dei pezzi di pasta e con le mani formate tanti tubicini. Con un coltello tagliateli a tocchetti uniformi. Se ne avete voglia, fateli scivolare uno per uno sui rostri di una forchetta, così da creare delle scanalature che trattengano più sugo.

Avete fatto i vostri primi gnocchi superspeciali di Nenina! Mettete a bollire l'acqua e una volta pronta, salatela. Scuotete la farina in eccesso dagli gnocchi e versateli nella pentola (attenti che schizzano!). Quando vengono su, aspettate ancora un paio di minuti e levateli dall'acqua con la schiumarola. Conditeli col sugo.
Gnam.

4 commenti:

  1. Mannaggia a te!M'hai fatto commuovere...e sono a lavoro caxxo!!!

    RispondiElimina
  2. E' meraviglioso Claudia!!!
    Grazie a te lo gnomo apparirà e il lupo creperà!!!
    Nena

    RispondiElimina
  3. Fiumi de lacrime... Ma va bene così!

    RispondiElimina
  4. vado matto per gli gnocchi!!!

    RispondiElimina