giovedì 28 luglio 2011

L'ottavo re di Roma: il supplì

Sebbene gli amici giallorossi dedichino a Francesco Totti il titolo onorifico di ottavo Re di Roma, purtroppo non mi è possibile concordare con loro.
Dopo Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio Anco Marcio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo, l'ottavo re di Roma è sicuramente il Supplì al telefono. Re e Signore del gusto, baluardo dell'identità romanesca. Ma anche piatto di riciclo per eccellenza: da tradizione infatti, il supplì è fatto con l'avanzo del risotto del giorno prima a cui si aggiunge un cuore filante. Quando è caldo, se lo si spezza a metà, le due parti restano collegate da un simpatico filo di mozzarella, a mo' di vecchio telefono.
Forse è un po' anacronistico in quest'epoca di comunicazione wireless, ma certo ancora in grado di regalarci attimi di piacere old style!

Per tutti coloro che non sono della Città Eterna, un avvertimento: mai dire ad un romano che il supplì è una specie di arancino, lo ferireste nel profondo.. :-)

Ingredienti:

Il riso avanzato del giorno prima, preferibilmente al ragù (sebbene ogni avanzo risoso per me vada bene. Lo so, i puristi mi linceranno per questo!)
3 uova
una mozzarella
pangrattato
parmigiano (se proprio volete esagerare!)
olio di semi per friggere

Mettete il riso avanzato in una ciotola (è davvero importante che sia del giorno prima, in modo che resti sufficientemente colloso e non vi si apra in cottura). aggiungete un uovo e il parmiggiano e impastate fino a completa amalgamazione. Sbattete le uova in un piatto fondo. In un piatto piano versate il pangrattato.

Con le mani formate delle pallette di riso e, al centro, posizionate un poco di mozzarella tritata. Coprite con un'altra pallettina di riso, in modo che la mozzarella non esca fuori e sia interamente circondata dal composto. Passate i supplì nell'uovo e poi nel pangrattato. E poi di nuovo nell'uovo e di nuovo nel pangrattato.

Nel frattempo fate scaldare una padella con abbondante olio (la cosa migliore sarebbe cuocere i supplì uno per uno in un pentolino profondo, in modo che l'olio lo copra interamente e la doratura sia uniforme, se invece volete fare prima, la padella va benissimo, con l'accortezza che l'olio deve arrivare almeno a metà altezza del supplì). Immergete i supplì e fate cuocere fino a che non diventano belli dorati, poi girateli e fate dorare l'altro lato.

Scolateli dall'olio e metteteli in un piatto su cui avrete disposto della carta assorbente. Una spolverata di sale e...

Benvenuti a Roma!

4 commenti:

  1. Claudia, ma quanto riso per tre uova?
    Ricordate che il riso NON deve essere del tipo che non scuoce o parboiled. A volte nelle rosticcerie sono immangiabili! GIO

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  2. Delle tre uova, una sola va nell'impasto, le altre servono per impanare. Eh poi sì.. Il riso assolutamente NON parboiled che se no non tiene in cottura!!

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  3. SPACCANOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!! GRAZIE CLA!! noi abbiamo provato con il risotto alle zucchine .... non mi linciate!!!

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  4. riso avanzato...domani ci riprovo!!!! ;P

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